Descrizione
La scadenza è fissata al 30 novembre 2024. Poco più di un mese ancora per partecipare alla campagna di raccolta delle donazioni finalizzate all’acquisto della casa di Mario Dondero, fotoreporter scomparso nel 2016, noto in tutto il mondo per i suoi scatti che hanno fatto, fanno e faranno ancora scuola nel fotogiornalismo internazionale. Dondero aveva stabilito Fermo come sua dimora stabile, come luogo i cui poter conservare il ricco patrimonio fotografico, figlio dei suoi viaggi e dei suoi reportages in tutto il pianeta, raccontando per immagini persone, luoghi, la Storia. La Fototeca provinciale di Fermo guidata da Pacificio D’Ercoli sta lavorando sin da quando Dondero è venuto a mancare al recupero ed al riordino di questo immenso patrimonio culturale che rappresenta la memoria da perpetuare nel futuro. Il progetto dell’acquisto della casa è arrivato a superare la metà della cifra totale richiesta (che è di 30 mila euro): in questo periodo che è rimasto prima della scadenza l’invito è rivolto a tutti coloro che volessero sostenerlo a farlo.
“La disponibilità dell’amministrazione comunale è totale per far entrare Casa Dondero nel circuito museale cittadino – ha detto il Sindaco Paolo Calcinaro – un sistema biunivoco di crescita, lui scelse Fermo per rimanere ed è un vanto per la nostra città per cui gli abbiamo intitolato il Terminal: la casa sarebbe il tassello finale di una bella immedesimazione Mario Dondero con Fermo e Fermo con Mario Dondero”.
“La casa di Mario è in un posto strategico nell’assetto urbanistico della città - ha detto la prof.ssa Laura Strappa - a Campolege, dopo il restauro potrà diventare luogo d’incontro, di esposizione, inserita nella rete di visite della città, dal Terminal che porta il suo nome alle galleria d’immagini del cinema degli Artisti. Casa Dondero che è nei luoghi del cuore Fai, per cui è possibile ancora esprimere la propria preferenza”.
Per Pacifico D’Ercoli, Presidente della Fototeca provinciale, “dal 2016 dalla sua morte stiamo lavorando alacremente per il suo archivio che può fare da traino e da trait d’union per progetti culturali al Terminal, mostre ed eventi. Il prossimo anno ricorrerà il decennale dalla scomparsa e sicuramente organizzeremo iniziative per farne memoria. Ad oggi abbiamo catalogato 250 mila scatti in bianco e nero in database senza contare gli altri. Inviteremo anche archivi importanti come quello di Ugo Mulas e di Uliano Lucas”.
“L’idea - ha aggiunto la prof.ssa Strappa - è quella di dare origine ad un Centro Studi per il fotogiornalismo che in Italia ha avuto caratteristiche specifiche e Dondero ne è stato uno dei rappresentanti più significativi”.
“Questo è un momento storico che reclama la sua storia e va nella direzione che come città ci siamo dati ovvero della cultura che è identità della propria comunità, il recupero della casa di Mario Dondero sarà di grande importanza in questo senso per unire passato, presente e futuro e far sì che Dondero sia sempre un importante ambasciatore del patrimonio fotogiornalistico"- ha detto l'assessore alla cultura Micol Lanzidei.
Info: www.altidonabelvedere.it