Città di Fermo

Comunicati Stampa

A Proposito dell’intervento di Donati
Data pubblicazione : 20 agosto 2014

Un intervento scomposto, ingiustificato e totalmente privo di qualsiasi fondamento. In riferimento alla riduzione di organico per spending review, la sottoscritta in primis, e non di meno tutta l’Amministrazione, ha sempre avuto assoluta correttezza e massimo rispetto per i dipendenti comunali.

E’ falso che la lista dei nomi apparsa su un quotidiano locale sia stata da me appositamente pubblicizzata, addirittura con enfasi. Sono indignata dalla gratuità di una simile accusa, Donati dovrebbe scusarsi con il Sindaco, e soprattutto con i dipendenti strumentalizzati a fini politici.

 

 Donati sa bene, e non può che ammetterlo, che gli stessi interessati considerano positiva la possibilità di pensionamento. Nonostante ciò continua ad attaccare l’Amministrazione e il Sindaco su questa scelta, alzando sempre più il tiro, finendo inevitabilmente per esagerare e arrivando a sostenere il falso: fa attività sindacale o si è spostato sul piano politico?, continua ad occuparsi degli interessi dei lavoratori o fa opposizione all’amministrazione fermana?

Spieghi il segretario regionale della CISL dove ha letto di una pubblicizzazione dei nomi, in quale comunicato, da quali dichiarazioni mie personali ha potuto ascoltare i nomi. L’articolo a cui fa riferimento, pubblicato il 15 agosto su un quotidiano, non riporta alcuna dichiarazione, né alcuna informazione nuova, dato che gli argomenti erano stati già oggetto di precedenti incontri e la lista dei nomi è tutto fuorché una notizia. Quella lista è l’unica parte mai discussa prima pubblicamente, ma non può essere nemmeno considerata informazione, dato che il provvedimento prescinde dai nomi delle persone, prendendo in considerazione i profili professionali cui corrispondono dipendenti con determinati requisiti. Che poi si chiamino Giovanni Rossi, Maria Bianchi o Pietro Verdi non fa alcuna differenza. È stata quindi la diffusione a mezzo stampa di quei nomi e in quella forma a comportare disagio per i diretti interessati nel vedersi strumentalizzati. Ma questo a Donati non interessa, l’obiettivo è attaccare l’amministrazione, arrivando addirittura a criticare il tasso di “sinistrismo” della sua politica. Torno a chiedere: Donati vuole fare politica, si vuole arruolare tra gli oppositori dell’amministrazione?

 

Quando abbiamo iniziato a discutere della possibilità di apportare una riduzione all’organico i nomi erano l’ultima delle necessità. Innanzitutto si doveva capire se questa norma, prevista per motivi di spending review, quindi di riduzione della spesa, rispetto ai quali non ci siamo certo nascosti, poteva essere utile al bilancio. Fin quando non siamo arrivati a questa conclusione mai e poi mai si è parlato di nomi.

Non solo. Quando si è deciso di effettuare la scelta si è necessariamente proceduto a verificare quale fosse il numero di dipendenti in possesso dei requisiti per accedere al pensionamento. Anche in questa fase non si è parlato di nomi, ma solo del numero complessivo dei dipendenti, dell’inquadramento, del periodo di pensionamento (è spalmato in tre anni, fino al 2016), dell’ammontare complessivo del risparmio che la scelta determinava in bilancio e dell’effetto sui servizi. Mai è stato necessario discutere di nomi. Tanto che nell’allegato alla Delibera di Giunta non compaiono nomi.

 

Donati polemizza in modo inopportuno e fazioso anche sugli indirizzi individuati per assorbire l’impatto a livello organizzativo. Dice che i posti tagliati non potranno essere mai più coperti con nuove assunzioni, ma nell’affermarlo omette di dire che il provvedimento fa espressamente salvi i pensionamenti ordinari oltre ai profili dell’area socio assistenziale e della polizia municipale.

Donati sostiene che il passaggio di cinque educatori dell’asilo nido agli uffici del settore servizi sociali sia una scelta accettabile solo al momento. Esclusa la possibilità di mantenere lo stesso numero di educatrici, che avrebbe determinato un passivo di gestione, qual’era l’alternativa, dato che la capienza dell’attuale asilo nido è stata ridotta per motivi di sicurezza dello stabile? Non oso nemmeno dirla, perché me ne viene in mente solo una, ed è riprovevole solo paventarla. Criticare è facile, più difficile è avere il coraggio di indicare una scelta diversa.

Egli sostiene che appare fantasiosa la proposta di consorziare alcuni settori con l’ente Provincia. Faccio notare al segretario regionale CISL che non è fantasia, ma realtà, che non è una proposta, ma già una prassi, dato che per le buste paga  la Provincia  ha già svolto temporaneamente il servizio, e la Dirigente del settore Bilancio svolge l’incarico in entrambi gli enti. Le congetture sul futuro delle Provincie sono virtuali, non le collaborazioni già attivate.

Il Segretario della CISL sostiene infine che l’informatizzazione dei flussi documentali, quindi di tutto quello che entra ed esce dal Comune, in particolare attraverso il sistema della posta elettronica certificata, sia la meno verosimile delle misure proposte, per l’arretratezza del parco informatico. E’ evidente che la dotazione tecnologica non è una dotazione strutturale ma strumentale, l’organizzazione di un ente amministrativo non è fatta da computer più o meno avanzati, ma sempre da persone e poi da procedure più al passo con i tempi. La misura proposta si riferisce in particolare al capitale umano, alla formazione dei dipendenti, all’aggiornamento delle procedure. Questa amministrazione pensa al capitale umano come risorsa dell’ente molto più e molto prima che al capitale tecnologico, che è solo funzionale. I computer si acquistano, un dipendente con 20 anni di conoscenza della vita amministrativa della città no.”

 

Invito la CISL a tenere a freno sollecitazioni o tentazioni politiche e ad avere con questo ente un rapporto corretto, quello che compete a un vero sindacato.

 

                                                       

 

Il Sindaco

Nella Brambatti

 

 

 

 

 

Fermo, 20 agosto  2014        

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