Città di Fermo

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Fusti di rifiuti a Marina Palmense, intervento immediato, ma da Torresi e Ficcadenti accuse e metodo inaccettabili.
Data pubblicazione : 06 agosto 2014

Leggo con stupore gli articoli riguardanti i fusti di rifiuti abbandonati a Marina Palmense, in particolare quello nel quale i Consiglieri Torresi e Ficcadenti rilasciano dichiarazioni gratuite e non giustificate dai dettagli dalla vicenda.

Il Consigliere Torresi si avventura in valutazioni che dovrebbe quantomeno argomentare con i fatti, visto che quando è nato il problema era anche assessore, altrimenti si muove ai confini della calunnia. Il suo intervento è sorprendente, perché lo ritenevo il più concreto e libero da pregiudizi tra i consiglieri di opposizione. Evidentemente devo riconsiderare certe valutazioni. Ficcadenti parla di ente inerme da 9 mesi: si ricorda quale data hanno scritto, lui e i suoi colleghi, nell’interrogazione riportata sui siti, come data di inizio della  vicenda? Evidentemente no, glie la ricordo io, il 3 maggio 2006. Solo 9 mesi di inerzia? i primi cinque anni, guarda caso amministrati dal centrodestra, con Torresi assessore li ha dimenticati o li ha volutamente omessi?

Ancora Ficcadenti si lancia in slogan senza senso, accusando l’attuale Giunta di un atteggiamento da professori bacchettoni. Evidentemente si trovano meglio con il metodo da scapestrati rompicollo delle precedenti amministrazioni, durante le quali passavano milioni di spese inutili senza che nessuno si accorgesse di nulla, Asite docet.

Siccome io credo che ai cittadini si debbano dare risposte responsabili e consapevoli mi addentro nel ruolo di bacchettone di turno, semplicemente attenendomi a quello che gli stessi Torresi e Ficcadenti hanno scritto nell’interrogazione.

La vicenda parte nel maggio 2006, dal curatore fallimentare della ditta evidentemente responsabile dell’abbandono dei fusti, che ne rileva la presenza nell’inventario. Comune all’oscuro, distratto.

Si prosegue nel settembre 2007 con la richiesta del curatore fallimentare al Comune di smaltimento dei fusti. Segue un sopralluogo dei Vigili Urbani e uno dell’ARPAM. Nessun seguito, Comune immobile. A fine anno il sito viene riconsegnato dal curatore fallimentare della ditta alla proprietà dell’immobile e dell’area, passaggio alquanto spericolato, che il Comune avrebbe dovuto bloccare, dato che il responsabile dell’eventuale inquinamento e quindi dei fusti era sempre la ditta fallita e il curatore nella ricostruzione della situazione economica e nell’elenco dei creditori, avrebbe dovuto considerare il Comune di Fermo, che invece non vigila sulla vicenda.

Ma a dicembre 2008 è l’ARPAM a tentare di ridestare il dormiente Comune, relazionando sull’ulteriore sopralluogo effettuato e chiedendo che venga messo in sicurezza il sito, per consentire un successivo nuovo sopralluogo e classificare la tipologia di rifiuti. Il Comune continua a dormire sonni beati, ma di questo l’allora amministratore Torresi non si accorge e, insieme a Ficcadenti, non fanno menzione nell’articolo.

Si arriva finalmente all’agosto 2011 quando, cambiata la Giunta, il Comune si sveglia e comincia a fare il suo mestiere, avvia cioè il procedimento amministrativo, fa sì che si svolga un nuovo sopralluogo ARPAM per verificare lo stato dei fusti ed effettuare analisi sul contenuto. Fa insomma quello che avrebbe dovuto fare anni prima, come ben sa chi è appena tornato ad essere dirigente. L’ARPAM presenta i risultati a fine 2012 e ad aprile 2013 viene emessa l’ordinanza di smaltimento e rimessa i pristino a carico del proprietario. Il quale fa presente di non essere responsabile dell’abbandono (lo era la ditta fallita, ma il Comune all’epoca era in altre vicende affaccendato ...) e si offre tuttavia di partecipare alla spesa con un contributo di 5000 Euro. Il Comune accetta la transazione e il 1 ottobre 2013 approva la Delibera conseguente.

1 ottobre 2013, prima Giunta alla quale partecipa il sottoscritto, appena nominato assessore, all’oscuro di tutte le tappe della travagliata storia, che si doveva avviare a conclusione attraverso gli uffici.

 

Di questo mi occuperò immediatamente per arrivare ad una conclusione della vicenda, e, cosa più importante, alla messa in sicurezza del sito. Sarebbe il caso che ai quesiti che pongono nell’interrogazione, come a quelli di tante altre interrogazioni precedenti, sia data una doppia risposta, dato che si tratta di tutte problematiche con un lungo passato alle spalle. Una prima risposta da parte dei precedenti amministratori, per il periodo di propria competenza, una seconda risposta da parte di questa amministrazione. A ciascuno la sua parte di responsabilità. Ad alcuni quelle pesanti di anni ed anni di vera inadeguatezza amministrativa, ad altri quelle, irrisorie in confronto, di tempi leggermente allungati, in coda ai quali si metterà comunque la parola fine.

 

 

 

 

Fermo, 5 agosto  2014  

 

                                                                  

Matteo Silenzi

Assessore all’Ambiente

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