Città di Fermo

Comunicati Stampa

SIDEREA MENSURA. MOSTRA PERSONALE DI WALTER VALENTINI
Data pubblicazione : 12 luglio 2014
Foto sommario

A cura di Daniela Simoni 

Monte Vidon Corrado, Centro Studi Osvaldo Licini e Casa Museo Osvaldo Licini

12 Luglio – 12 ottobre 2014

 

Fermo, Biblioteca Civica “R. Spezioli”

13 Luglio – 20 settembre  2014

 

Il Centro Studi Osvaldo Licini, in collaborazione con il comune di Monte Vidon Corrado e con il comune di Fermo,  organizza presso le sue sale espositive,  nella casa museo Licini e nel gabinetto disegni e stampe della Biblioteca Civica di Fermo,  una mostra del Maestro Walter Valentini: il suo percorso artistico, le tematiche che ha attraversato, il rigore del suo lavoro, la levità, il lirismo, la dimensione cosmica, sono tutti elementi che – pur mantenendo un’indubbia originalità ed una cifra stilistica assolutamente personale – lo rendono autentico erede di Osvaldo Licini.

Con questa mostra si inaugurano gli spazi espositivi all’interno della casa museo Licini recentemente restaurata.

 

 PROGETTO ESPOSITIVO

 

Negli spazi espositivi di  Monte Vidon Corrado saranno esposte circa quaranta opere. Nelle due sale del Centro Studi verranno allestiti  dipinti dagli anni Settanta  ad oggi, mentre nella cantina della casa museo, adibita a spazio espositivo dopo il restauro, saranno collocati l’installazione “La stanza del tempo” del 1984,  alcuni dipinti e delle sculture. In mostra a Monte Vidon Corrado anche “ La danza delle stelle” (omaggio a Licini), opera su tavola realizzata da Valentini proprio per questa occasione.

A Fermo, nella sede della Biblioteca Civica, nel gabinetto delle stampe e dei disegni, è prevista l’esposizione di opere grafiche e dei libri d’artista.

 

ENTI PROMOTORI

 

Regione Marche, Provincia di Fermo, Comune di Fermo e di Monte Vidon Corrado, Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, sponsors privati.

 

CATALOGO

 

Sarà realizzato un catalogo in 1000 copie, a cura di Daniela Simoni, presidente del Centro Studi O. Licini,  con saggi della curatrice e di  Roberto Budassi, docente del Liceo Artistico Scuola del Libro di Urbino, e testi poetici  di  Eugenio De Signoribus e Francesco Scarabicchi.

 

 

 

INAUGURAZIONE

 

La sede di Monte Vidon Corrado verrà inaugurata sabato 12 luglio alle 18, quella di Fermo domenica 13 luglio alle 18.

 

 

WALTER VALENTINI

 

Acqueforti, dipinti, installazioni, libri d’artista sono le tessere che compongono un lungo, coerente percorso, mirato a sondare le categorie dello spazio e del tempo. L’artista cerca, nell’ eterna mutevolezza della realtà, di andare oltre le apparenze, di cogliere e fissare sul foglio, sulla tavola, sul muro arcane, armoniche geometrie, parvenze metafisiche di un’utopica perfezione. Lo spazio in cui si muove è quello della terra  e del cielo, dove traccia elissi, cerchi, archi, affascinanti traiettorie, una magica cosmografia riflesso di un universo interiore. Il tempo è il terribile Crono, che logora le superfici, rende tutto transitorio, deperibile: con lui l’artista dialoga, cerca momentanee soluzioni, torna a porsi il grande Mistero. E’ il tempo misurato attraverso la gnomonica, con arcaiche meridiane e pendoli; il tempo come memoria storico-artistica – con le forti suggestioni umanistico-rinascimentali – e come memoria personale, legato ai ricordi dell’infanzia.

Nato a Pergola nel Pesarese nel 1928, Valentini acquisisce la sua composita formazione artistica tra Roma, Milano e Urbino. A Milano ha avuto come maestri tre grandi protagonisti del razionalismo astratto, Veronesi, Huber e Steiner che lo hanno “iniziato” al costruttivismo astratto russo, una delle componenti fondamentali della sua cultura artistica. Alla Scuola del Libro di Urbino nasce la passione per l’incisione e per l’arte rinascimentale, basata sui criteri di armonia, equilibrio, proporzione. Nel 1955 si trasferisce a Milano definitivamente e per quindici anni svolge la professione di grafico pubblicitario come direttore creativo di due agenzie prestigiose. In quegli anni però coltiva in segreto il suo amore per la pittura che lo indurrà ad una svolta, a scegliere di dedicarsi all’arte a tempo pieno. La prima mostra è del 1974, alla Galleria Vinciana di Milano, presentata da Guido Ballo.

Le opere degli anni Settanta sono dominate dal nero, realizzate con la polvere di carbone che evoca le profondità della terra e quelle dell’inconscio; scandite da un rigore geometrico sono tranche di una dimensione metafisica dove campeggiano grandi figure piane appoggiate all’orizzonte sul quale si stagliano dinamiche rette in profondità. Talvolta compaiono i colori dello spettro dell’arcobaleno, come fotogrammi di un processo  in fieri.

 In seguito l’artista privilegerà il bianco che simboleggia il muro calcinoso, e qui disegna le sue silenziose nature morte spaziali, servendosi di materiali desueti come chiodi, fili tirati, archi, tele applicate, il tutto giocato sulla dialettica tra i due non-colori, il bianco del supporto e il nero del segno, con qualche aggiunta di grigio. A tratti la superficie si accende di bagliori d’oro, simbolo per antonomasia di una realtà soprannaturale.

L’artista si è impegnato in questi anni in grandi cicli di opere, di cui sono presenti in mostra alcuni esemplari: Le stanze del tempo; Il muro del tempo; La città del sole; La città ideale; Lo spazio, il tempo; Costellazione; La porta del cielo; La Porta del tempo; La porta della luce, Le misure, il cielo; Sui muri del cielo; Accadimento stellare; Le pieghe del cielo; Solare.

Coerentemente con la sua formazione urbinate, Valentini si è dedicato anche all’illustrazione di testi letterari con opere grafiche. Sono nati così dei bellissimi volumi d’artista a tiratura limitata, tutti relativi ad autori che in qualche modo presentano affinità con la poetica del maestro di Pergola: La città del sole di Tommaso Campanella, I canti di Leopardi, Sidereus Nuncius di Galileo, La notte viene col canto e Api di Mario Luzi e altri.

Dal 1974 la critica si è molto interessata a lui: da Guido Ballo a Miklos N. Varga, da Roberto Sanesi a Gillo Dorfles, da Giuliano Gramigna a Bruno d’Amore, da Luciano Caramel a Luciano Caprile, a Paolo Portoghesi , a Vittoria Coen, a Elena Pontiggia (che ha curato la grande antologica dedicata all’artista tenutasi nel 2008 alla Mole Vanvitelliana ad Ancona).

Nel 2013 Valentini è stato insignito del prestigioso Premio Internazionale di Grafica Do Forni di Venezia.

 

 

Biografia ed esposizioni Walter Valentini

 

Walter Valentini (Pergola, 1928) si forma tra Roma (1947-1948) allievo di Consagra, Turcato e Cagli, Milano (1949) dove ha come maestri tre grandi protagonisti del Razionalismo astratto: Luigi Veronesi, Max Huber e Albe Steiner, ed Urbino, dove frequenta la Scuola del Libro dell'Istituto di Belle Arti e si specializza in litografia con Carlo Ceci. Proprio ad Urbino nascono l'interesse e la passione di Valentini per l'incisione, e viene in contatto con la cultura rinascimentale di cui la città marchigiana conserva fondamentali testimonianze che lasceranno tracce profonde nella sua futura attività. Terminati gli studi nel 1955 torna a Milano, dove da allora risiede. A Milano, la prima grande mostra si tiene nel 1974 alla Galleria Vinciana, presentata in catalogo da Guido Ballo.

Particolare rilievo hanno le mostre dedicate alla grafica: l’esordio a Venezia nel 1955 (I° Biennale dell’Incisione Italiana Contemporanea), la partecipazione alla Biennale Internazionale di Ibiza e di Listowel nel 1982 (ottiene il Primo Premio), alla Biennale Internazionale di Cracovia nel 1984 (gli viene assegnato il Grand Prix) e alla Biennale Internazionale di Grafica di Lubiana nel 1984 e nel 1989 con sale personali, l’antologica dell’opera grafica a Rimini, Palazzo dell’Arengo, nel 1989.

Ha svolto anche un’intensa attività didattica, insegnando arte dell’incisione alla Nuova Accademia di belle Arti di Milano dal 1983 al 1985 di cui è stato anche direttore.

Vanno ricordate le grandi opere e installazioni a lui direttamente commissionate: nel 1988, La città del sole, collocata nell’ingresso della sede ristrutturata della Camera del Lavoro di Reggio Emilia (nell’occasione la Provincia di Reggio Emilia organizza una sua mostra nei Musei Civici); nello stesso anno il suggestivo intervento nella grande sala dei monaci dell’Abbazia di Santa Maria in Castagnola di Chiaravalle (Ancona); nel 1990 due grandi opere per l’edificio della Ashford Properties di Greenwich, Conneticut (USA) e l’installazione per il museo di Siegburg (Germania); nel 1991, l’installazione Space & Time per la Harris Concert Hall di Aspen, Colorado (USA) e la Città ideale per il Palazzo Montani-Antaldi di Pesaro; nel 1992, l’installazione Il labirinto della memoria alla FreArte di Milano. Nel 1997 è invitato alla XLVII edizione della Biennale di Venezia nella sezione “Unimplosive Art, verso la nuova classicità” e nel 1999 alla Quadriennale di Roma. Nel 1998 avviene la posa della prima pietra del Santuario del Sacro Cuore a Ca’ Staccolo di Urbino un cantiere durato 10 anni e portato avanti insieme all’architetto giapponese Yasuo Watanabe, dove Valentini ha realizzato il monumentale ingresso in bronzo e vetri colorati de “La Porta del Cielo” e per il campanile, la scultura “Verso il cielo” che racconta l’universalità della Croce.

Nel 2001 una vasta mostra antologica, “Walter Valentini. Sulle tracce dell’infinito” è allestita a Palazzo Magnani di Reggio Emilia. Nel 2002 il Comune di Sassoferrato nell’ambito della Rassegna Internazionale d’Arte “G.B.Salvi”, organizza la mostra antologica “Il cielo di Walter Valentini” a cura di Armando Ginesi e allestita nel Palazzo ex Pretura.
Nel 2003 si inaugura a Loano, nell’ambito dell’iniziativa patrocinata dal Comune “Loano Fontane d’Arte”, l’opera “Le misure, il cielo”, fontana con scultura in bronzo. Nel 2005, ancora a Loano, è allestita a Palazzo Doria la mostra “La voce silenziosa delle stelle”.
Sempre nel 2005 vince il 56° Premio Michetti a Francavilla al Mare (Chieti). Nell’aprile 2006 si inaugura la mostra “Verso Aldebaran”, curata da Marisa Vescovo, alla Galleria d’Arte 2000 & Novecento di Reggio Emilia.

Il 26 aprile 2006 viene inaugurata in Piazza S. Ambrogio a Milano la scultura “Memoria” realizzata in bronzo patinato in ricordo dei caduti della Divisione Vicenza durante la campagna di Russia. Ancora nel 2006, al Padiglione d’Arte Contemporanea (PAC) di Milano viene presentato il libro d’arte “Mario Luzi, Walter Valentini.

Nel 2008, gli Assessorati alla Cultura della Regione Marche e del Comune di Ancona organizzano negli spazi della Mole Vanvitelliana la mostra antologica "E' una notte stellata. Ecco il progetto", nell’occasione viene installata all'interno del tempietto del Vanvitelli situato al centro dell'ampio cortile, la scultura in bronzo patinato Arco del cielo e realizzato un catalogo (Skira) che illustra cinquanta anni del suo percorso artistico.

E’ del 2013 l’assegnazione del XXVIII° Premio Internazionale di Grafica “Do Forni” nella prestigiosa Ca’ Pesaro, sede della galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia.

Nel 2014, alla Casa Museo di Osvaldo Licini di Monte Vidon Corrado, viene ospitata la retrospettiva Siderea mensura a cura di Daniela Simoni, storica dell’arte e presidente del Centro Studi Osvaldo Licini. Sempre a luglio, nell’incantevole Borgo di Novilara, viene inaugurata l’esposizione di grandi opere grafiche La grande misura.

Inoltre, il nuovo spazio Ca’ Pesaro, a Pesaro, inaugura la sua attività con la mostra Promenade opere dal 1972 a oggi, a cura di Roberto Budassi, storico dell’arte e docente del Liceo Artistico “Scuola del libro” di Urbino. Di grande prestigio anche le partecipazioni espositive che sono susseguite negli anni in gallerie e musei italiani e stranieri e, analogamente, i contributi critici al suo lavoro e i riconoscimenti, in Italia e all’estero. 

 

 

CENTRO STUDI O. LICINI

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